Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

 
Servizio Archivistico Nazionale
 

Archivi degli Architetti

 
Cerca nel Portale
 

NORDIO, Umberto

 
 Umberto Nordio

Umberto Nordio

 
 

Trieste, 1891 - Trieste, 1971

Umberto Nordio si laurea al Politecnico di Milano nel 1919 e inizia subito un periodo di apprendistato a Trieste nei cantieri del padre Enrico Nordio, affermato architetto triestino, in particolare nella sede Inail (1923-1935) e nel Palazzo di giustizia (1912-1926). Tra le sue prime opere si evidenziano le case popolari Icam in piazza Foraggi (1925-1926) e le case Incis in viale Miramare (1929), di impostazione ancora accademica, insieme a edifici più utilitaristici come la Stazione marittima di Trieste (1926-1928).
Nordio mantiene nelle sue opere un forte interesse per il gusto novecentista, ma tende a renderlo intercambiabile con soluzioni più funzionaliste o talvolta dagli accenti classicisti monumentali. Dopo l'originale Casa del combattente e mausoleo di Guglielmo Oberdan (1929-1935) disegna diverse e contrastanti soluzioni per l'adiacente Casa del balilla (1934), oggi sede della Regione e per la casa della Ras (1934).
Negli stessi anni si apre a composizioni architettoniche più dinamiche mentre dalla seconda metà degli anni Trenta la ricerca di un'architettura eloquente per l'ufficialità del regime fascista lo portano a partecipare agli importanti concorsi di progettazione a Roma per il Palazzo littorio (1934), il Palazzo della civiltà italiana (1937) e il Palazzo delle acque e della luce (1938). Ma è a Trieste che realizza la sua maggiore opera di rappresentazione retorica del regime, nella nuova sede dell'università (1938-1950).
Nel dopoguerra assume sempre più un ruolo di guida per i giovani professionisti triestini e diventa una figura di riferimento per le istituzioni culturali e amministrative.
L'attività professionale è molto intensa soprattutto nel primo decennio di ricostruzione postbellica, in cui Nordio ripropone gli stilemi delle sue ultime opere degli anni Quaranta. In questo clima si inseriscono i progetti per il nuovo quartiere dell'Ente fiera di Trieste (1949) e soprattutto il ruolo di guida del gruppo costituito con Romano Boico, Aldo Cervi e Vittorio Frandoli per la progettazione degli allestimenti delle principali navi da crociera degli anni Cinquanta. Sempre più spesso progetta in collaborazione con altri professionisti, come nel quartiere Ina-casa di Chiadino (1955-1965) o nella sistemazione degli interni nella foresteria del Palazzo del Governo di Trieste (1962-1963) e della sede del Consiglio regionale (1966).

 

Bibliografia
G. Contessi, Umberto Nordio. Architettura a Trieste 1926-1943, Milano, Franco Angeli, 1981.

 
  • 2