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PORCHEDDU, Giovanni Antonio

 
 Giovanni Antonio Porcheddu

Giovanni Antonio Porcheddu

 
 

Ittiri (SS), 1860 - Torino, 1937

Dopo la morte prematura dei genitori, Giovanni Antonio si trasferisce ancora giovinetto a Sassari, dove lavora come operaio edile. Con un sussidio frequenta e si diploma alla Scuola tecnica superiore (sezione di Fisica e Matematica). Sempre con una borsa di studio segue a Pisa il biennio di Ingegneria presso l'università. Prosegue quindi gli studi a Torino presso la Regia Scuola di applicazione per ingegneri e si laurea in Ingegneria civile nel 1890. Nel 1891 consegue il diploma del corso superiore di Elettrotecnica e nel 1892 il diploma di Ingegnere industriale presso il Regio Museo industriale di Torino. Giovanni Antonio Porcheddu è conosciuto per l'attività del suo studio tecnico e impresa, che ha diffuso la nuova tecnica del calcestruzzo armato "Sistema Hennebique" in Italia. Nel 1894 è rappresentante dei solai incombustibili in "Sistema Hennebique" e nel 1896 è agente generale per l'Alta Italia. Nel 1901, oltre alla sede di Torino, Porcheddu dispone di dipendenze a Milano, Genova e Roma, ha una propria ferriera a Genova per produrre barre di armatura e ha ottenuto autonomia di calcolo e di progetto rispetto alla casa madre. La sede torinese è dotata anche di un laboratorio per le prove di carico. Nell'ufficio di progettazione di Porcheddu si sono formati numerosi giovani ingegneri, tra questi Arturo Danusso, poi professore al Politecnico di Milano. L'archivio dell'impresa, con assetto societario dal 1906 e in attività sino al 1933, annovera più di 2.600 opere, di tutte le tipologie, realizzate prevalentemente in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, ma anche in altre località, tra cui Roma, Messina, Reggio Calabria, Palermo, e fuori dell'Italia nelle colonie. Molte realizzazioni sono famose, come ad esempio la ricostruzione del campanile di S. Marco a Venezia (1910-1911), i silos granari del porto di Genova (1899-1901), al tempo la più grande opera con struttura in calcestruzzo armato nel mondo, il ponte Risorgimento di Roma (1910-1911), che con un arco a struttura cellulare di 100 metri di luce stabilì un primato nel mondo, lo stabilimento Fiat Lingotto a Torino (1916-1922). Per l'eccezionale attività imprenditoriale Giovanni Antonio Porcheddu è nominato cavaliere al merito del lavoro nel 1914.

 
Bibliografia
R. Nelva e B. Signorelli, Avvento ed evoluzione del calcestruzzo armato in Italia: il sistema Hennebique, Milano, AITEC, Edizioni di Scienza e Tecnica, 1990.
R. Nelva, Giovanni Antonio Porcheddu in Progetto Cultura Società: La scuola politecnica torinese e i suoi allievi, a cura di V. Marchis, Torino, Società ingegneri e architetti ex allievi del Politecnico di Torino, 2010.
 
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