SEVERINI, Federigo
Pisa, 1888 - Pisa, 1962
Figura
eclettica di architetto, ingegnere,
accademico, designer, oltre che
pittore, è tra gli autori che
maggiormente hanno inciso nello
scenario architettonico e urbanistico
a Pisa nella prima metà del
Novecento.
Iniziati i suoi studi a Pisa,
consegue il diploma in Ingegneria
civile all'Università di Roma. Dal
1913 al 1919 è assistente volontario
di Vincenzo Pilotti presso la
cattedra di Architettura pratica
dell'Università di Pisa.
Ai primi incarichi per privati,
villini, alberghi e negozi, di cui
spesso disegna anche l'arredamento,
seguono commissioni pubbliche in
Pisa, come il Palazzo delle Poste e
Telegrafi (1924-1929), che diverranno
sempre più numerose, fino ai lavori
per il Palazzo della Provincia
(1933-1936) e per l'Università.
L'attività professionale di Federigo
Severini presenta una evoluzione che
va da una prima fase (anni Venti),
segnata da moduli medievali, dal
recupero della tradizione locale,
ossia da una riesumazione di un
ideale stile pisano, unita anche
all'utilizzo di elementi eclettici, a
una successiva (anni Trenta-Quaranta)
orientata verso l'architettura di
matrice razionalista.
Severini è in sintonia con le scelte
estetico-progettuali adottate per lo
sviluppo di Pisa e nelle sue opere si
avvertono gli echi di un certo
linguaggio moderno, non scevro da una
componente monumentalista e da un
indubbio classicismo privo però di
apparati decorativi.
Uno degli esempi più significativi
del nuovo indirizzo razionalista nel
percorso professionale e progettuale
di Severini è il concorso per il
Piano regolatore di Tirrenia (1933),
di cui si aggiudica l'incarico.
Nei tardi anni Cinquanta, interrotta
l'attività didattica e professionale,
continua, anzi intensifica quella
pittorica, esponendo in varie
rassegne personali e collettive.
Bibliografia
Federigo
Severini. Opere e progetti,
a cura di F. Bracaloni e M. Dringoli,
Pisa, Pacini Editore, 2011.
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