MAGISTRETTI, Ludovico (detto Vico)
Milano, 1920 - Milano, 2006
Vico
Magistretti nasce in una famiglia da
molte generazioni impegnata nel campo
dell'architettura: il padre Pier
Giulio è un importante protagonista
della scena milanese degli anni Venti
e Trenta e tra i suoi antenati figura
Gaetano Besia, autore del Reale
Collegio delle fanciulle nobili di
Milano.
Durante il periodo degli studi
universitari intrapresi al
Politecnico, Magistretti è costretto –
in seguito agli eventi dell'8
settembre 1943 – a rifugiarsi in
Svizzera, dove frequenta alcuni corsi
presso il Champ Universitaire Italien
di Losanna e dove incontra
Ernesto Nathan
Rogers, figura fondamentale
per la sua formazione. Rientrato in
Italia, si laurea nella'agosto del
1945 e da subito è coinvolto nella
febbrile attività di ricostruzione
postbellica, che lo porta a
realizzare prima le case per i reduci
d'Africa (1946-1948, insieme a Mario
Tedeschi e Paolo Chessa) e poi la
chiesa di Santa Maria Nascente
(1947-1955, con il solo Tedeschi)
realizzati al QT8.
Grazie alla collaborazione con
l'Ina-casa, per cui
disegna quattordici diversi complessi
tra il 1949 e il 1959, Magistretti si
dedica al tema dell'abitazione
popolare, cui sempre più
spesso si affianca a partire dagli
anni Cinquanta l'intensa attività nel
settore della casa
borghese, che trova il
proprio apice nella Torre al Parco di
via Revere a Milano (1953-1956),
disegnata insieme a Franco Longoni, e
nelle numerose ville costruite per
l'imprenditoria milanese: le case
Arosio (1956-1959) e Gardella
(1963-1964) ad Arenzano, la casa
Bassetti ad Azzate (1959-1962), la
casa Cassina a Carimate (1964-1965).
Per gli stessi committenti, firma
inoltre alcuni dei più noti oggetti
di design della sua vastissima
produzione (la celebre sedia Selene,
per esempio) e numerosissimi
spazi commerciali,
tra cui lo showroom Cassina
in via Durini a Milano (1979).
Particolarmente attento al rapporto
tra l'architettura e il suo contesto
storico e ambientale – sulla scia
degli insegnamenti ricevuti da Rogers
– Magistretti si occupa spesso di
edifici pubblici in
cui un ruolo fondamentale spetta agli
ambienti che fanno da cerniera tra la
scala urbana e quella architettonica:
ne sono dimostrazione la piazza
antistante il Municipio di Cusano
Milanino (1966-1969) o il patio della
scuola media di San Daniele del
Friuli (1976-1978), che distribuisce
un vasto spazio chiuso in grado di
trasformarsi in un teatro
all'aperto.
Bibliografia
F. Irace e V. Pasca, Vico
Magistretti architetto e
designer, Milano, Electa,
1999.
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