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GENTA, Giuliana

 
 
 

Roma, 1922 - Frasso Sabino (RI), 2005

Giuliana Genta è stata una delle prime donne a laurearsi in Architettura alla facoltà di Roma nel 1946. Dal 1950 inizia a lavorare all'interno dell'Ina-casa (poi Gescal), dove viene chiamata da Arnaldo Foschini e dove incontra Adalberto Libera. L'incontro con Libera appare significativo nella lettura dell'opera di Genta non solo per le opere che firmeranno insieme, ma anche per la lezione sui temi del dettaglio e della misura.
Giuliana Genta partecipa all'interno dell'Istituto a vari progetti, tra cui anche l'Unità di abitazione orizzontale al quartiere Tuscolano di Roma.
Apre uno studio con Silvano Panzarasa, collega dell'Ina-casa, con il quale firmerà alcune opere, come la Chiesa del Cristo Re di Cagliari (dove vengono segnalati come progettisti da Libera), la Villa Cavazza all'Eur e le due Ville al Casaletto, dove saranno collaboratori di Adalberto Libera.
Dal 1973 si dedica esclusivamente alla libera professione, con esperienze diverse che comprendono ristrutturazioni di centri storici, progettazione urbanistica, arredamento.
Qualità della sua progettazione è la costante attenzione per il dettaglio e il particolare che costruiscono l'architettura.
 

 

Bibliografia
G. Genta, Una lezione di progettazione, in «AR», 2005, 62.
P. Capolino e E. Tagliacollo, Giuliana Genta: imparare con Libera, in «Controspazio», luglio-agosto 2005, 116, pp. 36-39.
Giuliana Genta: la mia vita da architetto, a cura di P. Capolino, E. Tagliacollo e L. Diodovich, Roma, Prospettive, 2008.
 

 
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