BUSIRI VICI, Michele
Roma, 1894 - Roma, 1981
L'attività professionale di Michele
Busiri Vici, iniziata dopo laurea in
Ingegneria nel 1921, si intreccia
profondamente con quelle dei fratelli
Clemente e Andrea.
La comune educazione alla perfezione,
derivata dall'appartenere a una
famiglia la cui storia risale al
Settecento e può vantare illustri
architetti accademici di S. Luca, li
conduce a concezioni e scelte affini,
elaborate per una committenza
aristocratica e alto borghese.
Nei lavori ideati si delineano quei
caratteri dello stile Busiri
Vici che segnerà
un'epoca.
Un'architettura della continuità, non
di rottura, omologa al contesto
dominato dal Barocchetto romano, ma
perfettamente riconoscibile, aperta
alle istanze contemporanee, fedele
alla tradizione del costruire.
La Palazzina Bises (in
collaborazione), villa Schanzer e
villa Attolico a Porta Latina, tra le
altre, si iscrivono in questo filone
stilistico ai cui estremi ritroviamo
opere come la Villa-museo di Torino
realizzata per Riccardo Gualino,
imprenditore e mecenate illuminato, e
i progetti dell'Ina Bolzano e del Padiglione
italiano per l'Esposizione universale
di New York del '39.
Nei lavori successivi, realizzati
autonomamente e poi in collaborazione
con il figlio Giancarlo, Michele
Busiri Vici elabora progressivamente
temi progettuali imperniati sul
rapporto tra architettura e
paesaggio. Si può così
rileggere la linea ideale che dagli
anni Quaranta in poi caratterizza i
progetti per l'E42 e Ostia antica, il
complesso degli interventi di
bonifica di Torre in Pietra, i
progetti di sistemazione urbanistica
del lido di Sabaudia, quelli
realizzati in Sardegna a Porto Cervo,
Punta S. Stefano e Villasimius, come
membro-promotore del Comitato
di Architettura del Consorzio della
Costa Smeralda, e quelli per
l'isola di Mustique nelle
Bahamas.
Facendo proprio il dibattito avviato
da Gio Ponti, con sensibilità e
intuizione arriva a definire
progressivamente, fin dagli anni
Cinquanta, una nuova
architettura mediterranea,
colta, densa di citazioni, sapiente
contrappunto e sottolineatura, mai
mimesi, che trova piena espressione
nelle circa 150 residenze signorili
realizzate, tra le quali la villa
Calvi di Bergolo (poi Ranucci) a
Formia, e le ville Graziani e Guinnes
della Costa Smeralda.
Michele Busiri Vici, in «Architetti e ingegneri», aprile-maggio-giugno 1975, pp. 2-11.
Michele Busiri Vici, architecte latin, in «ConnaissancedesArts», giugno 2005, pp. 82-87.
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