Roma, Palazzo di Giustizia, Guglielmo Calderini, 1885-1888
Insiemi di arredamenti d'ufficio elaborati dall'ingegnere architetto Guglielmo Calderini per il Palazzo di Giustizia di Roma, 1885-1888. Progetto esecutivo.
Autore: Guglielmo Calderini
Il concorso per il Palazzo di Giustizia fu riaperto a tutti gli architetti italiani il 23 aprile 1885. Calderini e un nutrito gruppo di collaboratori provenienti dall'Accademia di Perugia lavorarono per tutta l'estate del 1885 per produrre 21 disegni per il concorso. L'impressione dominante dei progetti è caratterizzata dalla ricorrente orizzontalità dell'elevato e da una regolarità del disegno tipica dei modelli del palazzo tradizionale italiano. La giuria selezionò il primo progetto, insieme ad altri sei, per una gara successiva. Il 30 settembre 1887 Calderini sottopose sei piante, tre elevati, tre sezioni e cinque fogli di dettagli su ampia scala. L'aumento del numero degli ingressi enfatizza la natura pubblica dell'edificio. Il concorso finale ebbe come termine ultimo il 25 novembre 1887. Una specifica richiesta della commissione ministeriale rese necessario il "Cortile d'onore" centrale per il quale Calderini eliminò la sua precedente scala monumentale coperta. Questo aspetto di apertura e la totale sublimazione dei riferimenti ai modelli delle corti di giustizia del Nord Europa contribuirono a dare ai progetti una qualità marcatamente italiana per ciò che concerne la distribuzione e gli spazi. Calderini venne proclamato vincitore e si mise immediatamente al lavoro per sviluppare le versioni finali.
Archivio del
progetto
I disegni del fondo
Calderini appartengono alla
collezione disegni e stampe della
Fondazione Accademia di belle arti
"Pietro Vannucci", Perugia.
Bibliografia
Gugliemo
Calderini dai disegni dell'Accademia
di belle arti di Perugia. Un
architetto nell'Italia in
costruzione, a cura di F.
Boco, T. Kirk e G. Muratore, catalogo
della mostra, Perugia, Accademia di
belle arti, Guerra Edizioni,
1995.