Autori: Giuliana Genta, Adalberto Libera e Silvano Panzarasa

La villa, pensata per essere abitata da due famiglie in maniera indipendente, è stata costruita per l'ingegnere Novello Cavazza, che incontrò Adalberto Libera durante la sua attività all'Ina-casa.
L'uso dei materiali e l'attenzione con cui sono impiegati gli elementi formali caratterizzano il progetto e lo inseriscono all'interno delle ricerche formali condotte in quegli anni. I mattoni - di riutilizzo da un casale settecentesco -, il tufo e il legno, con le loro diversità cromatiche, concorrono a qualificare la composizione dell'architettura. La pianta della villa presenta due patii, uno circolare a Est e l'altro rettangolare a Ovest, che appartengono ai diversi alloggi e che possono essere letti come i centri ideali della struttura planimetrica. La pianta della villa presenta l'elemento curvo, da leggersi nel patio a Est e nelle due rampe elicoidali che servono i diversi alloggi, che può essere visto come uno dei principi generatori che, con la regola dei giochi simmetrici, determinano il progetto.
 

Archivio del progetto
Archivio "Giuliana Genta" (1949-2005), Archivio centrale dello Stato: contiene 84 disegni di piante, prospetti, sezioni e dettagli; 3 lettere.

Bibliografia
Giuliana Genta: la mia vita da architetto, a cura di P. Capolino, E. Tagliacollo e L. Diodovich, Roma, Prospettive, 2008, pp. 84-86.
E. Tagliacollo, Villa Cavazza, in Adalberto Libera. Guida a 45 architetture, a cura di A. Greco e G. Remiddi, Roma, Palombi editori, 2003, pp. 19-21.
E. Tagliacollo, Villa Cavazza, scheda C27, in Adalberto Libera. Guida a 45 architetture, a cura di  A. Greco e G. Remiddi, Roma, Palombi editori, 2003. 
E. Tagliacollo, «...fare una villa mi costa tanto lavoro, come fare un palazzo», intervista a Novello Cavazza, in Adalberto Libera. Guida a 45 architetture, a cura di A. Greco e G. Remiddi, Roma, Palombi editori, 2003. 
E. Tagliacollo, La progettazione dell'Eur. Formazione e trasformazione dalle origini a oggi, Roma, Officina edizioni, 2011, p. 116.