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Questa sezione mette in evidenza il ruolo centrale che riveste la documentazione progettuale, costituita da disegni, foto, plastici, documenti (relazioni, corrispondenza con i committenti, ecc.) per la ricostruzione dell'attività dei progettisti. Tale sezione è correlata alla sezione protagonisti - all'interno della quale ogni scheda biografica è corredata dell'elenco cronologico dei principali progetti - e alla galleria multimediale, che raccoglie le immagini presenti in tutto il portale. continua

 

Insediamenti e città (22 progetti)

  • Lanciano (CH), Progetto nuovo corso Trento e Trieste, Filippo Sargiacomo, 1901-1911

    Lanciano (CH), Progetto nuovo corso Trento e Trieste, Filippo Sargiacomo, 1901-1911

    Autore: Filippo Sargiacomo. Questa sezione contiene il progetto per la realizzazione del nuovo corso principale di Lanciano; anche se il progetto è uno solo, a causa di molte difficoltà sopravvenute, si è protratto per lungo tempo ed è per questo che è stato suddiviso in tre filoni principali: fase ante-progetto, fase progettuale, fase post-progetto, tutti riconducibili al progetto principale.
  • Nuova borgata Marina di Ostia (Roma), Gustavo Giovannoni, Piano regolatore, 1916

    Nuova borgata Marina di Ostia (Roma), Gustavo Giovannoni, Piano regolatore, 1916

    Autore: Gustavo Giovannoni. Cronologia: 1916 L'Associazione artistica fra i cultori di architettura è invitata dal Comune di Roma a redigere il Piano regolatore per la nuova borgata Marina di Ostia. febbraio 1916 La Commissione di studio, nominata all'interno dell'Associazione, presenta la propria relazione, firmata da G. Giovannoni presidente e relatore, A. U. Beretta, R. Consiglio, V. Fasolo, A. Foschini, V. Leonardi, G. Magni, F. Mora, T. Passarelli, A. Petrignani, M. Piacentini, G. Rebecchini, P. Rem-Picci, G. B. Sirletti.
  • Milano, Progetto di piano regolatore e di ampliamento per la città di Milano, concorso, Cesare Chiodi, 1926-1927

    Milano, Progetto di piano regolatore e di ampliamento per la città di Milano, concorso, Cesare Chiodi, 1926-1927

    Autore: Cesare Chiodi. Collaboratori: Giuseppe Merlo e Giovanni Brazzola. Il progetto, denominato col motto "Nihil sine studio 2000" e premiato come terzo classificato, risulta composto nella sua interezza da 27 tavole ed è illustrato in una voluminosa relazione, articolata in due parti centrali relative al Piano di ampliamento per la zona esterna e al Piano regolatore della zona interna. La parte introduttiva della relazione riguarda lo sviluppo urbano e il dimensionamento demografico, mentre la parte conclusiva affronta gli aspetti legali ed economici dell'attuazione del piano.
  • Fiumicino, Progetti per la tenuta di Torre in Pietra, Michele Busiri Vici, 1930-1967

    Fiumicino, Progetti per la tenuta di Torre in Pietra, Michele Busiri Vici, 1930-1967

    Progetto e direzione lavori: Michele Busiri Vici Consulenza tecnica per il progetto "Centro Arenaro con officina e deposito macchine": Pier Luigi Nervi La tenuta di Torre in Pietra è situata 26 km a nord di Roma, sulla via Aurelia. Quando nel 1926 il senatore Luigi Albertini, insieme al figlio Leonardo e al genero Niccolò Carandini ne acquista i diritti, reinvestendo i proventi della vendita del Corriere della Sera impostagli dal regime fascista, essa appare come un insieme di terreni incolti, riserve boschive e paludi malariche.
  • Sabaudia(LT), Piano regolatore, Luigi Piccinato, 1932-1934

    Sabaudia(LT), Piano regolatore, Luigi Piccinato, 1932-1934

    Autore: Luigi Piccinato. Collaboratori: Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Alfredo Scalpelli. La costruzione della città di Sabaudia segue Littoria (Latina) e precede Pontinia, Aprilia e Pomezia, città nuove dell'Agro pontino, localizzate contestualmente alla bonifica e alla costruzione dei Borghi rurali. Per il Piano fondativo di Sabaudia viene bandito un concorso il 21 aprile del 1933, cui segue una prova di secondo grado il 7 giugno 1933, da cui risulta vincitore il Piano di G. Cancellotti, E. Montuori, L. Piccinato e A. Scalpelli. Ai quattro è affidata l'esecuzione del piano e la progettazione di tutti gli edifici costituenti il nucleo principale di Sabaudia.
  • Tirrenia (PI), Piano regolatore, Federigo Severini e altri, 1933

    Tirrenia (PI), Piano regolatore, Federigo Severini e altri, 1933

    Autore: Federigo Severini, con Ugo Benedetti, Giulio Buoncristiani, Ugo Ciangherotti, Alvaro Pinelli e Sergio Sighieri. Col motto "Di fronte al mare aperto" nel 1933 Severini risulta vincitore, insieme ad Ugo Benedetti, Giulio Buoncristiani, Ugo Ciangherotti, Alvaro Pinelli e Sergio Sighieri, del concorso di idee bandito dal costituito Ente autonomo Tirrenia per la redazione del Piano regolatore della nascente città marina, destinata a costituire una stazione balneo-climatica. Nei vari progetti redatti per Tirrenia il linguaggio architettonico di Severini svolta incisivamente verso i modelli del razionalismo, abbandonando i moduli neomedievali precedentemente adottati.
  • Venezia, Progetto di urbanizzazione dell'isola di San Giorgio, Tullio Rossi, 1945

    Venezia, Progetto di urbanizzazione dell'isola di San Giorgio, Tullio Rossi, 1945

    Autore: Tullio Rossi. Il progetto per l'urbanizzazione dell'Isola di San Giorgio, nacque per iniziativa del senatore Vittorio Cini negli anni '40. La proposta di Tullio Rossi fu di trasformare l'isola, allora poco più che un borgo di pescatori, in un articolato complesso residenziale e soprattutto turistico-ricettivo. Molta attenzione fu data ai servizi ed ai collegamenti - le vie d'acqua - che erano rappresentate dai canali lagunari. Appassionato di barche, Rossi propose anche una piccola darsena per l'attracco degli yacht.
  • Venezia-Mestre, Quartiere Ina-casa San Giuliano, Luigi Piccinato e Giuseppe Samonà, 1950-1962

    Venezia-Mestre, Quartiere Ina-casa San Giuliano, Luigi Piccinato e Giuseppe Samonà, 1950-1962

    Capigruppo: Luigi Piccinato e Giuseppe Samonà. Gruppo architetti e ingegneri veneziani: Piero Buscagnin, Mario Cavinato, Carlo Cristofoli, Mario Doria, Alberto Magrini, Luigi Piccinato, Angelo Scattolin, Giuseppe Samonà, Egle Renata Trincanato, Virgilio Vallot, Andrea Vianello Vos. Il quartiere sperimentale di San Giuliano a Mestre è uno degli esempi più significativi dei nuovi modelli insediativi e urbanistici realizzati in Italia nel dopoguerra. Il progetto per l'insediamento ha origine nel 1946 da un'esperienza didattica condotta da Samonà e Piccinato nell'ambito della Scuola di architettura di Venezia. La scelta dell'area da destinare a caso studio cade sull'area compresa fra il canal Salso e il canale Oselin (o Marzenego), su un asse ideale che collega Mestre e la città insulare di Venezia.
  • Torino, Quartiere Ina-casa di Falchera, Giovanni Astengo, 1951-1960

    Torino, Quartiere Ina-casa di Falchera, Giovanni Astengo, 1951-1960

    Autore: Giovanni Astengo. L'area destinata alla nuova unità residenziale di 6.000 abitanti è situata nel settore settentrionale di Torino, a circa 6 km dal centro storico e commerciale della città, in una zona di prossima espansione industriale, in asse con le principali vie di comunicazione. Il piano Ina-casa di Falchera si inserisce nel più vasto Piano nazionale per l'incremento dell'occupazione operaia, che prende le mosse da un'apposita legge datata 1949 e si sviluppa – secondo la più evoluta impostazione dell'urbanistica organicista – con schema a raggiera: vere e proprie unità sociali, armoniosamente inserite nel territorio e secondo gli usi locali del luogo.
  • Matera, Villaggio rurale La Martella, Federico Gorio, 1952

    Matera, Villaggio rurale La Martella, Federico Gorio, 1952

    Autore: Federico Gorio. Collaboratori: Ludovico Quaroni, Piero Maria Lugli, Luigi Agati, Michele Valori. Conclusa l'esperienza del Tiburtino, Gorio affronta il nuovo tema di un villaggio rurale La Martella, ideato per accogliere gli abitanti dei Sassi di Matera che, per motivi igienico-sanitari, da quel sito malsano dovevano essere trasferiti, portando con loro un bagaglio di storia di migliaia di anni. Grazie alla sua forte sensibilità si cala immediatamente nel tema, contrassegnato da profonde problematiche umane e sociologiche, assumendo un atteggiamento di estremo rispetto del patrimonio culturale di quegli abitanti. La sua preoccupazione sarà tutta tesa a non distruggere la coerenza, la solidità interiore e le tradizioni di quella comunità contadina.
  • Avezzano e Trasacco (AQ), Borghi e insediamenti rurali e residenziali, Marcello Vittorini, 1952-1955

    Avezzano e Trasacco (AQ), Borghi e insediamenti rurali e residenziali, Marcello Vittorini, 1952-1955

    Autore: Marcello Vittorini. Una serie di insediamenti rurali, piccoli centri di aggregazione composti intorno a borghi di servizio che comprendevano residenze e servizi pubblici, previsti in seguito all'opera di bonifica che comportò il prosciugamento del lago del Fucino. Nel 1952 progetta la trasformazione fondiaria dei terreni di Caruscino e la costruzione del villaggio del Bracciante nei pressi della frazione di San Pelino ad Avezzano, dove segue il criterio delle "unità di vicinato". Dal 1954 al 1956 Vittorini è a capo del Servizio opere edilizie dell'Ente per la valorizzazione del territorio del Fucino, cui è affidato il compito di completare la riforma fondiaria.
  • Corte di Cadore (BL), Villaggio turistico Eni, Edoardo Gellner e Carlo Scarpa, 1954-1963

    Corte di Cadore (BL), Villaggio turistico Eni, Edoardo Gellner e Carlo Scarpa, 1954-1963

    Autori: Edoardo Gellner e Carlo Scarpa (per la chiesa). Il complesso edilizio sorge su una vasta area ai piedi del monte Antelao, nelle vicinanze del centro di Borca di Cadore e comprende oltre 270 abitazioni, una chiesa, una colonia, due alberghi e un campeggio. Realizzato grazie all'impulso di Enrico Mattei, il villaggio nasce come centro per le vacanze dei dipendenti Eni e costituisce per Gellner, che ha un ruolo fondamentale anche nella scelta dell'area, un formidabile laboratorio progettuale e tecnologico e una irripetibile occasione di confronto e integrazione con il paesaggio.
  • Bologna, Quartiere Ina-casa e Incis di via Cavedone, Federico Gorio, 1955-1964

    Bologna, Quartiere Ina-casa e Incis di via Cavedone, Federico Gorio, 1955-1964

    Capogruppo: Federico Gorio. Collaboratori: L. Benevolo, V. Calzolari, M. Carini, S. Danielli, A. Esposito, M. Vittorini. Per la sua particolare impostazione metodologica, tecnica ed organizzativa, questo progetto può essere considerato un'anticipazione della attuale progettazione integrale. Le proposte in esso contenute, sono state accolte dalla Gestione Ina-casa che ha considerato questo come un intervento pilota dell'ente. Il gruppo di progettazione (L. Benevolo, V. Calzolari, M. Carini, S. Danielli, A. Esposito, F. Gorio, M. Vittorini), sotto il coordinamento di Federico Gorio, ha adottato come tipo edilizio la soluzione a corte di chiaro riferimento scamozziano perché essa definisce l'immagine urbana del quartiere.
  • Bologna, Quartiere Ina-casa e Incis di via Cavedone, Marcello Vittorini, 1955-1964

    Bologna, Quartiere Ina-casa e Incis di via Cavedone, Marcello Vittorini, 1955-1964

    Autore: Marcello Vittorini. Capogruppo: Federico Gorio. Progettazione urbanistica: L. Benevolo, V. Calzolari, S. Danielli, M. Vittorini. Progettazione edilizia: L. Benevolo, V. Calzolari, S. Danielli, A. Esposito, M. Vittorini. Direzione lavori: M. Carini. Stazione appaltante: Consorzio emiliano-romagnolo per Cooperative di produzione e lavoro. Il progetto del quartiere fu preceduto dallo studio del Piano particolareggiato dell'intera zona, condotto dagli stessi autori. L'insediamento previsto fu una sperimentazione perché si cercò di dare all'edificio una dimensione urbana propria, e perché furono condotti esperimenti di produttività edilizia estendendo l'elaborazione del progetto all'unificazione degli elementi e degli impianti, nonché allo studio dei tempi e modi di costruzione.
  • Milano, Quartiere Feltre, Luciano Baldessari, 1957-1961

    Milano, Quartiere Feltre, Luciano Baldessari, 1957-1961

    Autori (progetto urbanistico del quartiere): Gino Pollini (coordinatore), Mario Baciocchi, Luciano Baldessari, Giancarlo De Carlo, Ignazio Gardella, Gianluigi Giordani, Angelo Mangiarotti, Mario Terzaghi, Pier Italo Trolli, Tito Varisco (capigruppo). Autori (progetto dei fabbricati nn. 12-13 e della scuola materna): Luciano Baldessari (capogruppo), Belisario Duca, Maria Pia Matteotti, Ernesto Saliva, Vittorio di Tocco. Il quartiere Feltre è uno dei più importanti interventi di edilizia popolare realizzato a Milano durante il secondo settennio del piano Ina-casa. Rispetto al modello neorealista del quartiere a bassa densità, sollecitato come orientamento generale dalla gestione Ina-casa, i progettisti del Feltre proposero un insediamento ad alta densità con edifici di carattere spiccatamente urbano.
  • Venezia-Mestre, Progetto di concorso Cep per Barene di San Giuliano, Ludovico Quaroni, 1958

    Venezia-Mestre, Progetto di concorso Cep per Barene di San Giuliano, Ludovico Quaroni, 1958

    Autore: Ludovico Quaroni (capogruppo). Collaboratori: M. Boschetti, A. De Carlo, G. Esposito, L. Giovannini, A. Livadiotti, L. Menozzi, A. Polizzi, T. Musho. Nel 1958 viene indetto dal Comitato di Coordinamento dell'edilizia popolare (Cep) il concorso nazionale per un quartiere residenziale Cep nell'area delle Barene di San Giuliano, a Venezia-Mestre , in cui si chiede ad architetti ed urbanisti di cimentarsi nella costruzione di un quartiere in un'area di forte sviluppo industriale del triangolo Marghera-Mestre-Venezia. Al concorso prendono parte tutti i maggiori architetti italiani, tra cui, F. Cocchia, G. Samonà, L. Piccinato, F. Gorio, S. Muratori, C. e M. Aymonino, C. Chiarini, M. Fiorentino, A. Quistelli.
  • Noci (BA), Chiesa Santa Maria Assunta e Centro Servizi di Lamadacqua, Plinio e Paolo Marconi, 1959-1963

    Noci (BA), Chiesa Santa Maria Assunta e Centro Servizi di Lamadacqua, Plinio e Paolo Marconi, 1959-1963

    Autori: Plinio e Paolo Marconi Il progetto della chiesa di Santa Maria Assunta è stato redatto da Plinio Marconi, insieme al figlio, Paolo, che proprio con questo intervento inaugura la collaborazione professionale con il padre.
  • Urbino, Collegi universitari in Colle dei Cappuccini, Giancarlo De Carlo, 1960-1987

    Urbino, Collegi universitari in Colle dei Cappuccini, Giancarlo De Carlo, 1960-1987

    Autore: Giancarlo De Carlo. Collaboratori: Francesco Borella, Astolfo Sartori, Lucio Seraghiti, Giancarlo Montagna, Kathy Mueller, Antonio Vecchi, Yasuo Watanabe, Carla Zamboni. Strutturista: Vittorio Korach. Posti su una collina coronata dall'antico convento dei Cappuccini a circa un chilometro dal centro storico di Urbino, i quattro collegi articolati in forma di città-campus per universitari vengono realizzati da De Carlo tra il 1962 e il 1983. Considerato il suo progetto manifesto, è certamente uno degli esempi più rilevanti per l'architettura italiana degli anni '70, molto apprezzato anche a livello internazionale.
  • Ruvo di Puglia, Comune di Ruvo di Puglia, Piano regolatore generale, Domenico Di Bari, 1967-1996

    Ruvo di Puglia, Comune di Ruvo di Puglia, Piano regolatore generale, Domenico Di Bari, 1967-1996

    Autore: Domenico Di Bari. Le vicende che accompagnano il progetto del Piano regolatore generale (P.R.G.) del Comune di Ruvo di Puglia coprono un arco cronologico che va dal 1967 al 1996. Il Comune di Ruvo di Puglia affidò l'incarico della progettazione del P.R.G. all'architetto Domenico Di Bari nel 1969. L'approvazione del Piano, avvenuta nel 1972, fu condizionata da alcune prescrizioni relative alla zona industriale e a due zone turistiche.
  • Terni, Nuovo villaggio

    Terni, Nuovo villaggio "Matteotti", Giancarlo De Carlo, 1969-1975, con seguito al 1987

    Autore: Giancarlo De Carlo. Collaboratori: Fausto Colombo, Valeria Fossati Bellani, Sandro Volta. Strutturista: Vittorio Korach. Sociologo: Domenico De Masi. L'area occupata dal nuovo complesso residenziale "Matteotti" si trova nell'immediata periferia di Terni, dove, negli anni 1934-1938, secondo i canoni del regime, era stato concepito e progettato per gli operai delle acciaierie il preesistente Villaggio "Italo Balbo". L'intervento di ricostruzione è commissionato dalla Società Terni, con finanziamento erogato dalla Ceca-Gescal. L'idea iniziale è quella di una radicale trasformazione del vecchio villaggio inadeguato, in un quartiere moderno: con maggiore numero di alloggi e a misura d'uomo.
  • Mazzorbo (VE), Quartiere Iacp, Giancarlo De Carlo, 1980-1997

    Mazzorbo (VE), Quartiere Iacp, Giancarlo De Carlo, 1980-1997

    Autore: Giancarlo De Carlo. Collaboratori: Alberto Cecchetto, Paolo Marotto, Etra Connie Occhialini, Daniele Pini, Renato Trotta. L'area prescelta per l'inserimento del nuovo quartiere pubblico si trova a circa 10 km da Venezia, nella Laguna veneta, e precisamente sull'isola di Mazzorbo, collegata da un lungo ponte di legno pedonale alla più conosciuta isola di Burano. Rientra nel piano Peep Burano-Mazzorbo del Comune di Venezia, finalizzato a ripopolare l'isola e prevede zone di residenza, servizi, verde attrezzato e non.
  • Bari, Urbanizzazione secondaria nel quartiere Enziteto, Arturo Cucciolla, 1986 -1992

    Bari, Urbanizzazione secondaria nel quartiere Enziteto, Arturo Cucciolla, 1986 -1992

    Autore: Arturo Cucciolla. L'urbanizzazione secondaria del quartiere Enziteto di Bari è stata una delle opere di maggiore impegno affrontate dal progettista. A servizio di un quartiere costruito secondo modalità e impostazioni progettuali innovative, il Comune di Bari ha deciso di realizzare una vasta area di servizi: chiesa, scuola elementare, scuola media, 2 scuole materne, asilo nido, centro per anziani, negozi, biblioteca, mercato ambulanti e mercato coperto.