Creatività e tecnologia nella casa popolare: Giuseppe Nicolosi e l'intervento ICP a Littoria
Il
presente percorso dedicato
all'intervento ICP a
Littoria, oggi Latina, è
stato elaborato a cura della Casa
dell'architettura di Latina,
nell'ambito di un accordo di
cooperazione stipulato con Istituto
centrale per gli archivi - ICAR
per promuovere attività e strumenti,
che valorizzino la documentazione
conservata nell'archivio
dell'ingegnere Giuseppe
Nicolosi (1920-1978); il
complesso documentario, conservato a
Roma dagli eredi presso lo studio e
dichiarato di notevole interesse
storico con decreto del Direttore
regionale per i Beni Culturali del
Lazio del 4 ottobre 2010, su proposta
del competente Soprintendente,
comprende una cospicua
documentazione: elaborati grafici,
fotografie, relazioni, scritti e
documenti attinenti oltre 270
progetti e l'attività didattica e
scientifica del progettista. Grazie
ad un intervento di riordinamento
coordinato e finanziato dalla
Soprintendenza, è stato realizzato
l'inventario dell'archivio,
consultabile nel Sistema
per le soprintendenze archivistiche -
SIUSA.
La Casa dell'Architettura conserva
alcuni importanti archivi di
architettura del ‘900 e promuove una
costante attività di studio e
valorizzazione, curando diverse
iniziative, tra cui interventi di
inventariazione su alcuni fondi in
collaborazione anche con la
Soprintendenza archivistica del
Lazio.
Per l'archivio dell'ingegnere
Giuseppe Nicolosi, per il quale aveva
promosso a suo tempo la riproduzione
degli scritti (Giuseppe Nicolosi.
Scritti 1931-1976, a cura di L.
Arcangeli, Casa dell'architettura,
2013), ha realizzato, in accordo, con
gli eredi di Giuseppe Nicolosi, la
riproduzione degli elaborati grafici,
per un totale di 7.000 immagini
disponibili in formato JPEG.
Obiettivo dell'accordo è mettere a
disposizione le riproduzioni digitali
dei disegni realizzate e pubblicarle,
corredate dai relativi dati
descrittivi, nel Portale Archivio
Digitale.
Le
case popolari a Latina progettate
dall'architetto Giuseppe
Nicolosi vengono costruite tra il
1934 e il 1937, per conto dell'Istituto
Case Popolari di Roma, sotto la
direzione dell'ingegnere Innocenzo
Costantini.
Nel 1934, precedentemente al progetto
di Case Popolari, Nicolosi elabora
uno “studio per un piano
regolatore di ampliamento di
Littoria” caratterizzato dalla
volontà di “trasformare la
geometria poligonale del centro in
una geometria rettangolare”,
obiettivo ambizioso data la “
necessità di non demolire quello
che è stato costruito da così breve
tempo e con un così elevato
significato ideale”. Il piano
prevedeva la realizzazione di
interventi a perimetrazione del
nucleo esistente in cui “ogni
quartiere ha la sua autonomia, ha la
sua chiesa, la sua scuola
elementare”, al fine “di non
far coincidere il baricentro
demografico col centro di figura del
piano”.
Nello stesso anno, Nicolosi è incaricato della progettazione del quartiere ICP, un anno prima che il piano di ampliamento, del 1935 a cura di Oriolo Frezzotti, venga adottato.
L'area destinata all’intervento viene individuata all’esterno della perimetrazione del piano del 1932, sempre di Frezzotti, configurandosi come un insediamento extra moenia. Questa condizione favorisce Nicolosi nella progettazione, sottraendolo alla necessità di completamento di un disegno già dato, come avveniva all'interno della città per gli interventi degli edifici INCIS e di proprietà dell'INA.
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